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La Commissione europea decide di deferire la Bulgaria alla Corte di giustizia dell’Unione europea per il mancato recepimento delle norme sugli obiettivi relativi ai veicoli puliti

Oggi la Commissione europea ha deciso di deferire la Bulgaria alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver recepito nella sua legislazione nazionale le norme dell’UE che fissano obiettivi nazionali minimi per gli appalti pubblici di veicoli puliti ( direttiva (UE) 2019/1161 ).
Nel caso della Bulgaria, la direttiva richiede che almeno il 17,6% di tutti i veicoli commerciali leggeri, il 7% di tutti gli autocarri e il 34% di tutti gli autobus urbani acquistati tra il 2 agosto 2021 e il 31 dicembre 2025 siano veicoli puliti e almeno 17 % di tutti gli autobus urbani acquistati nello stesso periodo a zero emissioni allo scarico.
Il termine per il recepimento della direttiva era il 2 agosto 2021. Il mancato recepimento rischia di compromettere il conseguimento da parte della Bulgaria degli obiettivi in materia di appalti per il periodo 2021-2025. Ciò a sua volta comporterebbe un’introduzione più lenta di veicoli puliti, oltre a maggiori emissioni di gas serra e inquinanti atmosferici. Il 30 settembre 2021 la Commissione ha inviato alla Bulgaria una lettera di costituzione in mora e il 6 aprile 2022 ha inviato un parere motivato. Poiché la Bulgaria continua a violare la direttiva, la Commissione ha ora deciso di deferire il caso alla Corte, con una richiesta di imporre sanzioni pecuniarie.
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