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Lettera Aperta al Governo e al Parlamento Italiano: Proprietà intellettuale leva della competitività Made in Italy

 

page1image790374448                                                                                                                        Policies for Sustainable Development

 

Proprietà intellettuale leva della competitività Made in Italy

Primo passo: Milano sede del Tribunale Unificato dei Brevetti

Alla c.a.

Ill. On. Giorgia Meloni

Presidente del Consiglio dei Ministri

Ill. On. Giancarlo Giorgetti

Ministro dell’Economia e delle Finanze

Ill. On. Carlo Nordio

Ministro della Giustizia

Ill. Sen. Adolfo Urso

Ministro delle Imprese e del Made in Italy

Ill. On. Raffaele Fitto

Ministro per gli Affari Europei, Coesione Territoriale e PNRR

e p.c.

Ill. On. Antonio Tajani

Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale

Ill. Pres. Alfredo Mantovano

Sottosegretario Presidenza del Consiglio dei Ministri e Segretario del Consiglio dei Ministri LORO SEDI

 

 

Milano, 12 Aprile 2023

Premessa

Nella classifica 2022, l’Italia figura in 46esima posizione, perdendo due lunghezze rispetto allo scorso anno. A dirlo è l’International Property Rights Index (IPRI), pubblicato ogni anno dalla Property Rights Alliance. Con una preoccupante flessione del 7,22% rispetto al 2021, registriamo un punteggio totale di 5,66. Siamo sotto di oltre un punto rispetto alla media UE (6,42), dopo Costa Rica e Slovacchia e appena una posizione sopra la Cina. Nell’attuale società della conoscenza e dell’innovazione tecnologica, difendere i diritti di proprietà è strategico per l’Europa, in termini competitivi rispetto alle locomotive industriali degli USA e della Cina. Ma ancor più cruciale per un Paese come l’Italia e per il suo alto potenziale di capitale umano e il Made in Italy. D’altra parte, il nostro posizionamento nella classifica IPRI è indicativo della carenza di sensibilità delle istituzioni e delle forze produttive, su quanto la difesa della proprietà intellettuale sia una potenziale leva di competitività e attrattività di investimenti dall’estero.

Sospensione della Proprietà Intellettuale e il caso dei vaccini anti-Covid

Nel 2020, in piena pandemia da Covid, il Sudafrica e l’India avevano proposto l’idea di sospendere i diritti di proprietà intellettuale “per la prevenzione, il contenimento e trattamento del COVID-19”. Un’idea basata sulla premessa che la proprietà intellettuale è una barriera all’accesso al vaccino. Una proposta fortemente caldeggiata dalla stessa Amministrazione Biden e che ha sollevato critiche dall’Unione Europea nella persona di Ursula von der Leyen. Là dove Francia e Italia avevano inizialmente accolto con favore la proposta. Una proposta purtroppo non basata su dati scientifici. Al contrario, la dichiarazione di Roma del G20 del 2021 sottolinea l’importanza di continuare a investire nella ricerca scientifica e nell’innovazione soprattutto per quanto riguarda il settore medico. Pertanto, la recente decisione dell’Organizzazione Mondiale del commercio (OMC) di sospendere parte dell’Agreement on Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights (TRIPS) in merito alla rotezione dei brevetti per i vaccini COVID-19, è stata un errore che ha creato un perico- loso precedente ai danni della ricerca scientifi a e del sistema di salute internazionale. Al contrario, un forte e moderno sistema di proprietà intellettuale consente il rapido sviluppo i nuovi vaccini facilitando l’offerta globale di essi rispetto alla sua domanda.

Il costo medio per lo sviluppo di un nuovo farmaco è di 2,4 miliardi di euro in un arco temporale di 12 anni, la dove solo il 12 % dei nuovi farmaci viene approvato e immesso sul mercato. Pertanto, senza una forte protezione dei brevetti alle imprese mancherebbero le adeguate risorse finanziarie da investire in ricerca e in capitale umano. Il problema non si limita esclusivamente al settore farmaceutico, ma si estende a buona parte dei comparti economici. Con la sospensione della proprietà intellettuale viene a mancare lo stimolo che alimenta la propensione umana alla creatività, agli nvestimenti e all’innovazione.

 

 

 

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