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Cibersicurezza delle reti 5G: a integrazione dell’ultima relazione sui progressi compiuti dagli Stati membri, la Commissione annuncia le prossime tappe

Gli Stati membri dell’UE, con il sostegno della Commissione europea e dell’ENISA, l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza, hanno pubblicato oggi la seconda relazione sui progressi compiuti nell’attuazione del pacchetto di strumenti dell’UE sulla cibersicurezza del 5G. La relazione tiene conto anche di alcune delle raccomandazioni contenute nella relazione speciale della Corte dei conti europea del gennaio 2022. A integrazione della relazione, la Commissione ha adottato oggi una comunicazione su come il pacchetto di strumenti sia stato attuato negli Stati membri, nella comunicazione istituzionale dell’UE e nelle sue attività di finanziamento.
Per quanto riguarda le misure strategiche, in particolare l’introduzione di restrizioni nei confronti dei fornitori ad alto rischio, la relazione segnala che 24 Stati membri hanno adottato o stanno preparando misure legislative che conferiscono alle autorità nazionali il potere di valutare i fornitori e di emanare restrizioni; 10 di questi Stati membri hanno imposto restrizioni e 3 sono impegnati nell’attuazione della legislazione nazionale in questione. Data l’importanza delle infrastrutture di connettività per l’economia digitale e la dipendenza di molti servizi essenziali dalle reti 5G, gli Stati membri dovrebbero attuare senza indugio il pacchetto di strumenti.
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