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Concorrenza: la Corte di Giustizia conferma le ammende nel mercato italiano del tondo per cemento armato, ridotta solo la sanzione di Ferriere Nord SpA

La Corte di giustizia dell’Unione europea si è pronunciata sull’intesa anticoncorrenziale nel mercato italiano del tondo per cemento armato, confermando in gran parte le ammende inflitte dalla Commissione europea nel 2002 a otto imprese e un’associazione di imprese per un’infrazione che si è protratta dal 1989 al 2000. L’unica eccezione riguarda la riduzione parziale della sanzione inflitta a Ferriere Nord SpA.

Nel 2009, dopo che una prima decisione della Commissione del 2002 era stata annullata dal Tribunale per ragioni procedurali, la Commissione ha adottato una nuova decisione, mantenendo le sanzioni originarie. Questa decisione è stata nuovamente impugnata e annullata dalla Corte per cinque delle imprese coinvolte, a causa di irregolarità nel procedimento amministrativo. Di conseguenza, la Commissione ha adottato nel 2019 una nuova decisione riguardante queste cinque imprese, riducendo le ammende del 50% a causa della durata del procedimento.

Tre delle imprese coinvolte – Ferriera Valsabbia SpA, Valsabbia Investimenti SpA, Alfa Acciai SpA e Ferriere Nord SpA – hanno presentato ricorso contro la decisione del 2019, ma il Tribunale ha confermato le ammende. In appello, la Corte di giustizia ha respinto le impugnazioni di Ferriera Valsabbia SpA, Valsabbia Investimenti SpA e Alfa Acciai SpA, confermando la decisione della Commissione. Tuttavia, ha accolto parzialmente l’impugnazione della Ferriere Nord SpA, riducendo la sanzione inflitta da 2.237.000 euro a 2.165.000 euro, poiché la Commissione aveva applicato una riduzione inferiore rispetto a quella concessa ad un’altra impresa, Riva Acciaio SpA, per una temporanea mancata partecipazione all’intesa.

La Corte ha inoltre ribadito che le ammende hanno un effetto deterrente, mirato non solo a sanzionare le infrazioni commesse, ma anche a prevenire future violazioni delle regole di concorrenza dell’Unione europea.

 

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