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Web tax: Italia, Francia, Germania e Spagna pronte a proseguire da sole se non c’è intesa

Andare avanti con la proposta della Commissione europea per una web tax sui giganti internet, ma al tempo stesso i singoli Paesi europei lavorino “tra di loro anche nel senso della cooperazione rafforzata”. Lo ha detto il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, parlando a margine del vertice digitale in corso a Tallinn in Estonia.
LA COOPERAZIONE RAFFORZATA
Alla domanda dei cronisti se sia giusto andare avanti con la cooperazione rafforzata tra i Paesi più determinati, il presidente del Consiglio ha risposto: “Penso di sì. È il senso del documento che i 4 Paesi avevano concordato in agosto e Parigi e proposto ai 28. Non possiamo accettare l’idea che il diritto di stabilimento delle imprese per i giganti e le piattaforme web sia concepito come una volta, quando pagavi le tasse nel posto dove avevi la fabbrica e i lavoratori. Oggi ci sono alcune di queste grandi piattaforme digitali che ci semplificano la vita e a cui non vorremmo mai rinunciare, che tuttavia hanno volumi di affari strepitosi nei nostri Paesi, ma che hanno poche unità di dipendenti e che non hanno ciminiere o stabilimenti. C’è una proposta della Commissione sulla web tax, bisogna andare avanti su questa, ma i singoli Paesi non solo possono ma devono lavorare in coordinamento tra di loro anche nel senso della cooperazione rafforzata”. In tempi rapidi? “Se possibile sì”.
(Fonte Cyber Affairs)