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Confermate le decisioni che consentono a Clearstream Banking AG di aderire alle sanzioni USA contro l’Iran

Il Tribunale europeo conferma le decisioni della Commissione europea che autorizzano la Clearstream Banking AG a ottemperare alle sanzioni americane imposte all’Iran e respinge il ricorso dell’IFIC Holding, una società tedesca con azioni detenute indirettamente dallo Stato iraniano.

Nel 2018, gli Stati Uniti si sono ritirati dall’accordo sul nucleare iraniano, reintroducendo sanzioni contro l’Iran e alcune persone specifiche. Queste sanzioni hanno reso illegali le transazioni commerciali al di fuori degli Stati Uniti con le persone elencate nell’elenco SDN.

Per proteggere gli interessi dell’Unione europea e delle persone coinvolte, l’Unione ha adottato un regolamento delegato e un regolamento di esecuzione che consentono autorizzazioni per rispettare queste sanzioni americane. La Clearstream Banking AG ha richiesto e ottenuto tali autorizzazioni, che sono state successivamente rinnovate.

L’IFIC Holding AG, una società tedesca con azioni indirettamente detenute dallo Stato iraniano, ha cercato di annullare queste decisioni davanti al Tribunale europeo. Tuttavia, il Tribunale ha respinto il ricorso, sostenendo che le decisioni non hanno effetto retroattivo e che la Commissione non ha commesso errori nella loro valutazione.

Il Tribunale ha anche stabilito che la Commissione non è tenuta a considerare gli interessi dei terzi coinvolti nelle misure restrittive, ma solo quelli dell’Unione e delle persone che richiedono l’autorizzazione. Inoltre, il Tribunale ha sottolineato che la limitazione del diritto di essere ascoltati dei terzi è giustificata alla luce degli obiettivi del regolamento.

In sintesi, il Tribunale europeo ha confermato la validità delle decisioni della Commissione che permettono alla Clearstream Banking AG di rispettare le sanzioni americane contro l’Iran, respingendo il ricorso dell’IFIC Holding AG.

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