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Il Garante Privacy avvia un’istruttoria su Lusha Systems Inc.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria nei confronti di Lusha Systems Inc., società statunitense che offre servizi di profilazione aziendale tramite una piattaforma online accessibile anche dall’Italia. L’azienda è accusata di vendere recapiti e-mail e numeri telefonici, inclusi quelli mobili, di dubbia provenienza, relativi anche a cittadini italiani e rappresentanti istituzionali.

A far scattare l’azione del Garante sono state diverse segnalazioni ricevute dall’Autorità, nelle quali si denunciava la ricezione di chiamate promozionali o commerciali indesiderate, basate presumibilmente su dati acquisiti attraverso i servizi di Lusha. Di fronte ai potenziali rischi per i soggetti coinvolti, in particolare per coloro che risiedono in Italia, il Garante ha inviato alla società una richiesta formale di chiarimenti.

Entro venti giorni, Lusha dovrà rispondere dettagliando:

  • il numero di dati raccolti o trattati relativi a persone residenti in Italia;

  • le modalità di raccolta dei dati;

  • le fonti utilizzate per alimentare il proprio database;

  • se e in quale misura vengano trattati dati personali di utenti che non utilizzano la piattaforma.

Particolare attenzione è richiesta riguardo agli indirizzi e-mail e numeri di telefono, per i quali Lusha dovrà specificare:

  • la provenienza dei dati;

  • se viene acquisito il consenso per comunicazioni commerciali, pubblicitarie o ricerche di mercato;

  • le finalità con cui tali dati sono comunicati agli utenti e se venga richiesto il consenso degli interessati.

Il fenomeno della raccolta e commercializzazione illecita di dati personali è sotto osservazione da parte del Garante già da tempo. Dal gennaio 2025, infatti, sono state sanzionate diverse agenzie immobiliari che avevano promosso servizi utilizzando numeri telefonici forniti da terze parti operanti con modalità analoghe a quelle di Lusha.

 

 

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