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“La democrazia è ormai ‘digitale’”: ma il rapporto con l’AI resta difficile

Nell’era delle agorà social, dove pubblico e privato si confondono e la libertà di parola sembra muoversi su un terreno sempre più scivoloso, l’AI è entrata come una forza dirompente che apre a nuove domande.

 

L’intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole della democrazia, che ormai è sempre più ‘democrazia digitale’. Nell’era delle agorà social, dove pubblico e privato si confondono e la libertà di parola sembra muoversi su un terreno sempre più scivoloso, l’AI è entrata come una forza dirompente che apre a nuove domande. Chi stabilisce i confini del dibattito? E’ giusto dire qualsiasi cosa, anche quando travalica nell’hate speech e nella disinformazione? E come la mettiamo con le regole? Oreste Pollicino, professore di Diritto Digitale alla SDA Bocconi School of Management e socio fondatore di IAIC, ha affrontato queste spinose e quanto mai attuali questioni in uno speech nell’ambito dell’AI Fest che si è tenuto a Milano il 26 e 27 febbraio.

 

 

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