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UE: Apple promossa su browser e app predefinite, ma sotto osservazione per gli store alternativi

Dopo mesi di dialogo, la Commissione europea ha chiuso l’indagine sul rispetto da parte di Apple degli obblighi di scelta degli utenti previsti dalla Legge sui mercati digitali (DMA). L’azienda di Cupertino ha introdotto modifiche che semplificano la selezione del browser predefinito e la gestione delle app preinstallate su iOS, accogliendo le richieste di Bruxelles.

Ora gli utenti iPhone possono disinstallare applicazioni come Safari e modificare in modo più intuitivo le impostazioni predefinite, come browser, tastiere o app per le chiamate, attraverso un nuovo pannello centralizzato.

Ma non è tutto risolto. In una valutazione preliminare separata, la Commissione ha sollevato forti dubbi sulla conformità di Apple rispetto alla distribuzione alternativa delle app al di fuori dell’App Store. I nuovi termini introdotti da Apple – in particolare la Core Technology Fee e gli elevati requisiti di idoneità per gli sviluppatori – secondo Bruxelles rendono eccessivamente complesso l’uso di canali di distribuzione alternativi, ostacolando di fatto la concorrenza.

La Commissione ritiene che Apple non abbia dimostrato che tali misure siano necessarie o proporzionate e invita ora l’azienda a rispondere alle osservazioni mosse. Il confronto resta aperto, ma il messaggio dell’UE è chiaro: la libertà di scelta degli utenti e l’apertura dei mercati digitali non sono negoziabili.

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