Il 5 agosto, la morte di colui che Montanelli definì “il principe del giornalismo televisivo”…
Comunicazione, Coscienza, Cittadinanza: le tre C di una relazione che deve uscire dalla quarta…la Crisi!

di Gianfrancesco Rizzuti [*] Crisi italiana: e se tra le cause ci fosse anche il digital divide tra Pubblico e cittadini? Crisi di debito, crisi di liquidità, crisi della produttività, crisi da squilibri macroeconomici e chi più ne ha più ne metta. Mi scuseranno gli economisti se elenco con superficialità solo alcune delle tante cause rinvenute nella letteratura all’origine e al protrarsi della crisi internazionale. Qualche giorno fa, al World Public Relations Forum di Madrid che ha visto la partecipazione di 700 esperti delle relazioni pubbliche, ma anche di economisti e politici (tra i quali il premier Mariano Rajoy), ho discusso un paper preliminare preparato insieme agli studiosi Luciano Monti ed Erica Pepe. La nostra tesi, che abbiamo cominciato a verificare anche grazie a comparazioni con indicatori di altri Paesi europei, è se tra le tante cause della non uscita italiana dal tunnel della recessione, ci possa essere anche quella del ritardo digitale della Pubblica Amministrazione. Un ritardo che diventa di comunicazione pubblica e istituzionale, e dunque di relazioni. Relazioni tra PA e cittadino, che possiamo pertanto definire @PPR: relazioni pubblico-private digitali. Grazie ad alcuni indicatori che abbiamo incrociato con le performance di altri Paesi europei, abbiamo studiato la insufficiente diffusione di una rete telematica su tutto il territorio; i ritardi nell’introduzione di procedure digitalizzate nella pubblica amministrazione e una bassa alfabetizzazione digitale dei cittadini. La loro combinazione, che penalizza l’Italia rispetto ad altre realtà come la Spagna, sarebbe di ostacolo al dialogo tra i vari livelli della PA e i cittadini non creando quel clima e sostrato di fiducia che è parametro di ogni metrica relazionale. E questo finirebbe per incidere sulla stessa crescita economica, accrescendo le diseguaglianze e scoraggiando quelle iniziative imprenditoriali che necessitano comunque di supporti digitali e di dialogo moderno con la PA.